Roma, 03 dicembre 2024 (Agenbio) – La modifica di un batterio ha permesso di rivoluzionare il settore delle manipolazioni genetiche delle piante. È quanto emerge da uno studio della Gyeongsang National University, pubblicato su Horticulture Research. Il batterio Agrobacterium è da tempo utilizzato per innestare modifiche genetiche nelle piante, un processo non semplice che spesso non porta i risultati sperati. I ricercatori hanno dotato questo “invasore” batterico di potenti strumenti per sconfiggere la resistenza delle piante. Hanno sviluppato una serie di sistemi vettoriali ternari “super-infettivi” che dotano l’Agrobacterium di enzimi per scomporre le molecole di difesa delle piante, neutralizzando così l’acido salicilico, l’etilene e il GABA, questi vettori trasformano gli ambienti vegetali ostili in terreni fertili per la distribuzione genetica. Sono state progettate 6 diverse varianti di vettori messe a punto per disarmare le difese delle piante in un modo unico. Testandole su colture come Cannabis sativa e pomodoro, i risultati sono stati senza precedenti: una variante (Tv-VS) ha aumentato l’efficienza dell’editing del genoma fino a 18 volte e ha stabilizzato i tassi di trasformazione di 2,5 volte. “Questo rappresenta un passo rivoluzionario nella biotecnologia vegetale”, ha spiegato il dott. Jin-hee Jeong, tra gli autori principali. “Superando il sistema immunitario delle piante, possiamo apportare modifiche genetiche in modo più efficiente, anche nelle colture più difficili. Le potenziali applicazioni per l’agricoltura e la biotecnologia sono enormi”. Le implicazioni di questo progresso potrebbero rimodellare l’agricoltura sostenibile. Con un editing genetico più efficiente, gli agricoltori potrebbero presto vedere colture che rendono di più, resistono allo stress ambientale e offrono maggiori benefici nutrizionali. (Agenbio) Mmo 11:00.