Roma, 03 dicembre 2024 (Agenbio) – Da uno studio condotto da un team di ricercatori della Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco – coordinato da Christian Grimm e da Karin Bartel e pubblicato da Nature Communications, emerge che l’interazione tra due proteine, il canale ionico TPC2 e l’enzima Rab7a, svolge un ruolo chiave nel promuovere la crescita del melanoma e lo sviluppo di metastasi. Già altre ricerche avevano evidenziato come alcune mutazioni aumentano l’attività nel canale ionico TPC2, come la pelle chiara, capelli biondi e albinismo. Queste caratteristiche “candidano” fortemente le persone ad avere un melanoma. La perdita di TPC2 invece si associa ad un rischio ridotto. Il canale ionico controlla la scomposizione di proteine negli endolisosomi, organelli cellulari coinvolti nei processi di trasporto e degradazione, e influenza i percorsi di segnalazione che regolano la crescita del tumore. Come TPC2, anche la proteina Rab7a è un importante regolatore del sistema endolisosomiale. Attraverso l’elettrofisiologia endolisosomiale patch-clamp e la misurazione del rilascio di calcio lisosomiale tramite microscopia a fluorescenza, i ricercatori hanno osservato che si verifica un’interazione tra Rab7a e TPC2 a livello funzionale, capace di promuove la crescita e l’invasività delle cellule del melanoma. L’inibizione farmacologica di Rab7a invece è in grado di ridurre l’attività di TPC2 e la crescita del melanoma. “L’interazione tra queste due proteine potrebbe aprire la strada a nuove strategie terapeutiche che prendono di mira le specifiche vie di segnalazione che promuovono la crescita e le metastasi del melanoma”, conclude Christian Grimm. (Agenbio) Mmo 12:00.