Falliti i negoziati sul trattato globale della plastica 

Roma, 9 dicembre 2024 (Agenbio) – In un anno difficile per la politica ambientale, tra una Cop29 del Clima che ha raggiunto scarsi risultati e una Cop16 sulla Biodiversità che non ha trovato un’intesa finale, anche il trattato globale contro l’inquinamento da plastica è da considerare, per ora, fallito. A Busan, in Corea del Sud, centinaia di delegati non sono riusciti a ottenere una intesa giuridicamente vincolante per fermare l’inquinamento da plastica e soprattutto per arginarne la produzione. A ostacolare l’accordo sono stati quei Paesi, dall’Arabia Saudita sino all’Iran, che oggi puntano fortemente sulla produzione di plastica e combustibili fossili. Nel commentare il fallimento il Wwf ha spiegato che “nonostante la grande maggioranza dei governi abbia richiesto l’inclusione di quelle misure ambiziose che la scienza conferma servono a fermare l’inquinamento da plastica, non si è trovato un accordo”. Non possiamo però abbassare la guardia sull’inquinamento da plastica perché – sostiene il Wwf – “sono ormai passati più di mille giorni e cinque incontri negoziali da quando i governi hanno concordato di stabilire un trattato giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica e, durante questo periodo, nel frattempo sono state prodotte oltre 800 milioni di tonnellate di plastica, spesso monouso e non necessarie, di cui oltre 30 milioni di tonnellate sono finite nei nostri oceani con danni enormi per persone e ambiente”. (Agenbio) Gta 11.00