Roma, 10 dicembre 2024 (Agenbio) – L’alimentazione è determinante per il benessere fisico dei pazienti oncologici. È però emersa carenza o assenza di informazione, confusione sulla nutrizione da parte degli operatori sanitari, mancanza di figure specialistiche a cui riferirsi, accesso difficoltoso ad alimenti o integratori consigliati, assenza di supporto nutrizionale al momento della diagnosi e mancanza di presa in carico del fattore alimentare, infine, latitanza del Servizio Sanitario Nazionale nel supportare i pazienti. L’85% degli intervistati afferma di non avere mai ricevuto alcuna valutazione nutrizionale né prima né dopo la diagnosi, contro un 15,2% che ha risposto positivamente. “Abbiamo ritenuto necessario realizzare un’indagine qualitativa sulla nutrizione dei pazienti oncologici per diverse ragioni, non ultima la considerazione che l’alimentazione è uno dei principali bisogni e necessità dell’uomo e che una corretta alimentazione è alla base della prevenzione di molti tumori – dichiara Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna ODV che coordina il Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere” –. Siamo più che mai convinti dell’opportunità di capire di più rispetto a questo elemento così fondamentale nella vita di tutti noi, ma che per i pazienti affetti da tumore, assume una valenza e un ruolo determinanti, e come viene affrontato nelle strutture oncologiche. Siamo colpiti dalla quasi totale assenza di valutazione nutrizionale in ambito oncologico. Il nostro compito è stimolare le istituzioni a rendere la presa in carico del paziente il più possibile globale all’interno di una visione olistica della persona e della malattia. È necessario integrare figure specialistiche e aspetti nutrizionali nel percorso diagnostico terapeutico-assistenziale”. Quasi il 70% del campione né ha ricevuto indicazioni né consigli nutrizionali, il 35,2% ha ricevuti consigli e suggerimenti da un dietista o da un nutrizionista, il 27,3% dal proprio oncologo e solamente il 3,4% dal medico di famiglia. Il 23,7% si è rivolto a professionisti privati, mentre il Servizio Sanitario Nazionale risulta latitante. (Agenbio) Mmo 11,00