Ecco cosa rende il pelo dei gatti arancione  

Roma, 10 dicembre 2024 (Agenbio) – Secondo 2 studi pubblicati su bioRxiv, condotti dagli scienziati della Stanford University e della Kyushu University, Arhgap36 è il gene responsabile del pelo arancione nei gatti, lo stesso che influenza il pelo calico o tartarugato. È stata individuata una mutazione su una proteina che influenza il colore del pelo in un modo mai visto prima. Nella maggior parte dei mammiferi, i capelli rossi sono causati da mutazioni in una proteina di superficie cellulare, Mc1r, ma la maggior parte dei gatti arancioni non la presenta. “È stato un mistero genetico” afferma Greg Barsh, della Standford University e leader del primo gruppo. Analizzando campioni di diversi colori, gli scienziati hanno misurato la quantità di RNA che ogni melanocita stava producendo e determinato il gene che codificava. I melanociti dei gatti arancioni producevano 13 volte più RNA chiamato Arhgap36, un gene che si trova sul cromosoma X, ma in realtà non sembrava legato a una mutazione specifica negli esemplari arancioni. Il team di Barsh ha scoperto che ogni singolo gatto arancione, calico e tartarugato, aveva la stessa mutazione. Gli scienziati della Kyushu University hanno scoperto la stessa delezione genetica in 24 gatti selvatici e domestici dal Giappone e in 258 genomi di gatto raccolti nel mondo. Guidati da Hiroyuki Sasaki, hanno scoperto che la pelliccia dei calico era associata a livelli più elevati di RNA Arghap36 nelle regioni arancioni che in quelle marroni o nere. Si è scoperto che l’aumento della quantità di Arhgap36 nei melanociti attiva un percorso molecolare che fa sì che le cellule producano un pigmento rosso chiaro, indipendentemente dal fatto che MC1r fosse attivo o meno. “Il modello di inattivazione di Arhgap36 nei calico e nei tartarugati – afferma Brown – è tipico di un gene sul cromosoma X, ma è insolito che una mutazione di delezione renda un gene più attivo. Probabilmente c’è qualcosa di speciale nei gatti. Siamo curiosi di affrontare le prossime sfide e rispondere ai prossimi interrogativi”. (Agenbio) Mmo 12.00