Sanità, D’Anna (Biologi): “Stop a bolscevismo sanitario. Senza privato accreditato liste d’attesa non si accorciano” (RASSEGNA STAMPA)

Roma, 23 gennaio 2025 – “Liste di attesa? Senza il privato accreditato non si accorciano”. Lo dice, in una nota-appello rivolta alla premier Giorgia Meloni ed al ministro della Salute Orazio Schillaci, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), che poi spiega di aver appreso “con sollievo che è stata raggiunta l’intesa tra il ministero della Salute e gli assessori regionali alla Sanità, per destinare lo 0,4% del Fondo Sanitario alle liste di attesa. Si tratta di 600 milioni di euro che si renderanno disponibili, anche per il corrente anno, per accorciare i tempi di attesa per analisi, radiografie, cura del diabete e visite specialistiche”. Tuttavia, attacca D’Anna: “nella Finanziaria e nel Milleproroghe è scomparso l’annunciato stanziamento dello 0,7% destinato alla sanità pubblica a gestione privata accreditata. Un paradosso autolesionistico in quanto le strutture accreditate non hanno liste di attesa al contrario di quelle analoghe a gestione statale”. Per il rappresentante dei Biologi: “il vecchio pregiudizio ideologico contro la sanità accreditata, più efficiente e meno costosa perché pagata a tariffa predeterminata, colpisce ancora una volta eliminando la libera scelta del cittadino di poter optare per il luogo di cura”. “Ci aspettiamo che il bolscevismo sanitario abbia termine e che concorrenza, qualità ed efficienza trovino collocazione anche in Sanità. Questo l’appello che lanciamo al Governo Meloni ed al ministro Schillaci” conclude D’Anna.

 

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Rassegna stampa

Adnkronos

SANITA’: D’ANNA (BIOLOGI), ‘STOP BOLSCEVISMO, SENZA PRIVATO LISTE ATTESE NON SI ACCORCIANO’ =
ADN0524 7 POL 0 ADN POL NAZ SANITA’: D’ANNA (BIOLOGI), ‘STOP BOLSCEVISMO, SENZA PRIVATO LISTE ATTESE NON SI ACCORCIANO’ = Appello a Meloni e Schillaci Milano, 23 gen. (Adnkronos Salute) – “Stop al bolscevismo sanitario. Senza privato accreditato le liste d’attesa non si accorciano”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei biologi (Fnob), in una nota-appello rivolta alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Salute Orazio Schillaci . D’Anna spiega di avere appreso “con sollievo che è stata raggiunta l’intesa tra il ministero della Salute e gli assessori regionali alla Sanità per destinare lo 0,4% del Fondo sanitario alle liste di attesa. Si tratta di 600 milioni di euro che si renderanno disponibili, anche per il corrente anno, per accorciare i tempi di attesa per analisi, radiografie, cura del diabete e visite specialistiche”. Tuttavia, osserva, “nella Finanziaria e nel Milleproroghe è scomparso l’annunciato stanziamento dello 0,7% destinato alla sanità pubblica a gestione privata accreditata. Un paradosso autolesionistico – attacca D’Anna – in quanto le strutture accreditate non hanno liste di attesa al contrario di quelle analoghe a gestione statale”. Per il rappresentante dei biologi, “il vecchio pregiudizio ideologico contro la sanità accreditata, più efficiente e meno costosa perché pagata a tariffa predeterminata, colpisce ancora una volta eliminando la libera scelta del cittadino di poter optare per il luogo di cura”. Conclude D’Anna: “Ci aspettiamo che il bolscevismo sanitario abbia termine e che concorrenza, qualità ed efficienza trovino collocazione anche in sanità. Questo l’appello che lanciamo al governo Meloni e al ministro Schillaci”. (Com-Opa/Adnkronos Salute) ISSN 2465 – 1222 23-GEN-25 12:50 NNNN

 

Labitalia

SANITA’: D’ANNA (BIOLOGI), ‘STOP BOLSCEVISMO, SENZA PRIVATO LISTE ATTESE NON SI ACCORCIANO’ =
LAB0169 7 LAV 0 LAB LAV NAZ SANITA’: D’ANNA (BIOLOGI), ‘STOP BOLSCEVISMO, SENZA PRIVATO LISTE ATTESE NON SI ACCORCIANO’ = Roma, 23 gen. (Labitalia) – “Stop al BOLSCEVISMO sanitario. Senza privato accreditato le liste d’attesa non si accorciano”. Così il senatore Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei biologi (Fnob), in una nota-appello rivolta alla premier Giorgia Meloni e al ministro della Salute Orazio Schillaci . D’Anna spiega di avere appreso “con sollievo che è stata raggiunta l’intesa tra il ministero della Salute e gli assessori regionali alla Sanità per destinare lo 0,4% del Fondo sanitario alle liste di attesa. Si tratta di 600 milioni di euro che si renderanno disponibili, anche per il corrente anno, per accorciare i tempi di attesa per analisi, radiografie, cura del diabete e visite specialistiche”. Tuttavia, osserva, “nella Finanziaria e nel Milleproroghe è scomparso l’annunciato stanziamento dello 0,7% destinato alla sanità pubblica a gestione privata accreditata. Un paradosso autolesionistico – attacca D’Anna – in quanto le strutture accreditate non hanno liste di attesa al contrario di quelle analoghe a gestione statale”. Per il rappresentante dei biologi, “il vecchio pregiudizio ideologico contro la sanità accreditata, più efficiente e meno costosa perché pagata a tariffa predeterminata, colpisce ancora una volta eliminando la libera scelta del cittadino di poter optare per il luogo di cura”. Conclude D’Anna: “Ci aspettiamo che il BOLSCEVISMO sanitario abbia termine e che concorrenza, qualità ed efficienza trovino collocazione anche in sanità. Questo l’appello che lanciamo al governo Meloni e al ministro Schillaci”. (Red-Lab/Labitalia) ISSN 2499 – 3166 23-GEN-25 13:39 NNNN

 

Dire

SANITÀ. D’ANNA (FNOB): SENZA PRIVATO NON SI ACCORCIANO LISTE ATTESA
DIR0867 3 SAL 0 RR1 N/POL / DIR /TXT SANITÀ. D’ANNA (FNOB): SENZA PRIVATO NON SI ACCORCIANO LISTE ATTESA (DIRE) Roma, 23 gen. – “Liste di attesa? Senza il privato accreditato non si accorciano”. Lo dice, in una nota-appello rivolta alla premier Giorgia Meloni ed al ministro della Salute Orazio Schillaci, il sen. Vincenzo D’Anna, presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi (FNOB), che poi spiega di aver appreso “con sollievo che è stata raggiunta l’intesa tra il ministero della Salute e gli assessori regionali alla Sanità, per destinare lo 0,4% del Fondo Sanitario alle liste di attesa. Si tratta di 600 milioni di euro che si renderanno disponibili, anche per il corrente anno, per accorciare i tempi di attesa per analisi, radiografie, cura del diabete e visite specialistiche”. Tuttavia, attacca D’Anna: “Nella Finanziaria e nel Milleproroghe è scomparso l’annunciato stanziamento dello 0,7% destinato alla sanità pubblica a gestione privata accreditata. Un paradosso autolesionistico in quanto le strutture accreditate non hanno liste di attesa al contrario di quelle analoghe a gestione statale”. Per il rappresentante dei Biologi: “il vecchio pregiudizio ideologico contro la sanità accreditata, più efficiente e meno costosa perché pagata a tariffa predeterminata, colpisce ancora una volta eliminando la libera scelta del cittadino di poter optare per il luogo di cura”. “Ci aspettiamo che il bolscevismo sanitario abbia termine e che concorrenza, qualità ed efficienza trovino collocazione anche in Sanità. Questo l’appello che lanciamo al Governo Meloni ed al ministro Schillaci”, conclude D’Anna. (Com/Red/ Dire) 11:55 23-01-25 NNNN