Roma, 4 febbraio 2025 (Agenbio) – Dopo la rielezione di Donald Trump alla guida degli Stati Uniti c’è sempre più preoccupazione, nel mondo della scienza e non solo, per lo sforzo necessario globale nell’arginare la crisi climatica. Trump ha deciso di portare fuori gli Usa dall’Accordo di Parigi, quello sforzo mondiale per mantenere nell’arco di decenni le temperature globali entro i +1,5 gradi rispetto ai livelli preindustriali. Questa uscita potrebbe compromettere gli sforzi diplomatici delle Cop, le Conferenze sul Clima, e le battaglie globali per condurre il Pianeta verso le zero emissioni. Non solo: nelle politiche del presidente Usa sono previsti tagli agli istituti di ricerca, stop alle convenzioni per le rinnovabili come l’eolico offshore e soprattutto un massiccio uso, attraverso le trivellazioni, di combustibili fossili, dal petrolio sino al gas. La visione di Trump, in un mondo che nel 2024 ha raggiunto il record di temperature, rischia dunque di impattare sul clima del futuro: per questo Europa e Cina, molto probabilmente, guideranno già a partire dalla Cop30 di Belem i negoziati per tentare, nonostante gli Usa, di invertire la rotta del riscaldamento globale. (Agenbio) Gta 11.00