Grattarsi in caso di prurito aumenta le difese immunitarie e l’infiammazione della pelle 

Roma, 5 febbraio 2025 (Agenbio) – Grattarsi in caso di prurito potrebbe sortire un duplice effetto: favorire o peggiorare l’infiammazione della pelle, ma anche aumentare le difese immunitarie contro le infezioni batteriche se sono presenti lesioni come punture di insetto. È quanto emerge da uno studio, pubblicato su Science, realizzato da ricercatori dell’Università di Pittsburgh che hanno osservato come, eliminando un particolare gruppo di neuroni chiamati nonpeptidergico 2 (NP2), la capacità di percepire il prurito si interrompe, e così anche la reazione a catena prurito-grattamento-infiammazione. Durante il grattamento, i neuroni, che percepiscono il dolore, rilasciano una particolare sostanza la quale, a sua volta, stimola i mastociti, cellule immunitarie che hanno origine nel midollo osseo, ad aumentare l’infiammazione, principalmente attraendo i neutrofili, specifici globuli bianchi. Tuttavia, mentre grattarsi può aggravare alcuni problemi cutanei come la dermatite, può anche aumentare la difesa immunitaria dell’ospite, che si associa a processi di infezioni. Inoltre, grattarsi può influenzare il microbioma della pelle nel sito della lesione, prevenendo potenzialmente gli squilibri del microbiota, un processo ulteriormente complicato da problematiche croniche come la stessa dermatite atopica. (Agenbio) Etr 13.00