Roma, 18 febbraio (Agenbio) – I primi risultati del progetto nazionale Interceptor, programma promosso e finanziato nel 2018 dal ministero della Salute e dall’Aifa, rivelano che la combinazione di più biomarcatori può permettere di individuare le persone a maggior rischio di sviluppare demenza tra quelle che soffrono di un disturbo cognitivo lieve. Un risultato illuminante perché consente di individuare i candidati ideali per erogare precocemente i primi trattamenti che agiscono sui meccanismi biologici di sviluppo della malattia approvati dalle Autorità per il Farmaco americane e di prossima approvazione da parte dell’agenzia europea. I risultati della ricerca sono stati presentati a un convegno organizzato dall’Osservatorio demenze del Centro nazionale prevenzione delle malattie e promozione della salute (Cnapps) dell’Iss, dal Dipartimento neuroscienze, Unità clinica della memoria del Policlinico universitario A. Gemelli Irccs e dal dipartimento di Neuroscienze e neuroriabilitazione dell’Irccs San Raffaele.
Tra circa 500 volontari, sono stati analizzati 351 partecipanti con declino cognitivo lieve. I pazienti sono stati sottoposti a una serie di esami per rilevare i biomarcatori per la valutazione delle funzioni cognitive, per la valutazione della memoria episodica, per l’analisi dell’attività metabolica cerebrale, risonanza magnetica volumetrica per la valutazione dell’atrofia ippocampale, per lo studio della connettività cerebrale, test genetico per Apoe e4 ed infine esame del liquido rachidiano per la misurazione dei marker biologici di malattia di Alzheimer. Durante il follow-up 104 pazienti con disturbo cognitivo lieve (o Mci, Mild Cognitive Impairment) sono progrediti ad una forma di demenza, di questi 85 verso la diagnosi clinica di demenza di Alzheimer.
Il modello finale include otto predittori e ha dimostrato buone capacità prognostiche nel predire la conversione a demenza, classificando correttamente l’81,6% delle persone con disturbo cognitivo lieve, sia quelle che convertiranno a demenza che quelle che resteranno stabili. (Agenbio) 11.00