Roma, 27 febbraio 2025 (Agenbio) – Cinque anni fa il Covid 19 ha colto tutti alla sprovvista, ma cosa avverrebbe in caso di nuova pandemia? Il governo si è già mosso in tal senso attraverso un nuovo Piano nazionale pandemico inviato nei giorni scorsi alla Conferenza Stato-Regioni al fine di esaminarlo. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha precisato che “saranno tutelate le libertà e soprattutto i cittadini” in un messaggio che appare un chiaro richiamo alla gestione del passato dei premier dell’epoca Giuseppe Conte e Mario Draghi. Nel piano si legge una sorta di ridimensionamento dei vaccini: la loro importanza è confermata, ma con la precisazione che da soli non bastano. Un’altra importante specifica evidenzia che “in caso di reale e grave rischio per la salute pubblica sarà necessario disporre di misure combinate che includano test, isolamento dei casi, tracciamento dei contatti e la messa in quarantena degli individui esposti”. Ogni misura adottata in fase di emergenza dovrà poi essere periodicamente rivista in base all’evoluzione del virus. No all’utilizzo dei Dpcm, mentre dovrà essere nominato un Commissario Straordinario. Sono tre complessivamente gli scenari ipotizzati dei quali due più probabili legati a virus influenzali e uno considerato poco probabile che riguarda agenti patogeni gravi. (Agenbio) Des 10.00
