Roma, 7 marzo 2025 (Agenbio) – Nel mondo la maggior parte dei finanziamenti per progetti di conservazione animale, circa l’83% di quelli globali, è destinato ai vertebrati, soprattutto i mammiferi di grossa taglia, dagli elefanti ai leoni sino agli animali iconici che tutti noi conosciamo. Per contro però alcune delle specie più a rischio estinzione, spesso considerate come “brutte” o poco affascinanti, ricevono pochissima attenzione in termini di finanziamenti: meno del 2% del totale. Dagli insetti ai pipistrelli sono pochissimi – secondo uno studio pubblicato su PNAS – gli animali non “famosi” che ottengono le risorse necessarie per la loro protezione e conservazione. Tra questi si stima che quasi il 94% delle specie a diretto rischio di estinzione non ha infatti ricevuto alcun sostegno negli ultimi decenni. Lo studio si basa sull’analisi di 14.566 progetti di conservazione dal 1992 al 2016. Per Stefano Cannicci, docente di Zoologia dell’Università di Firenze fra gli autori del paper, “circa 1.963 miliardi di dollari sono stati assegnati complessivamente dai progetti e l’82,9% è stato destinato a vertebrati. Piante e invertebrati hanno rappresentato ciascuno il 6,6% dei finanziamenti, mentre funghi e alghe sono appena rappresentati, con meno dello 0,2% per ciascuna delle specie”. (Agenbio) Gta 10.00