Roma, 10 marzo 2025 (Agenbio) -L’Istituto Nazionale Superiore di Sanità, Iss, ha dato il via ai nuovi test sul genoma delle donne vittime di violenza. Così parte il reclutamento in cinque regioni italiane. I dati della ricerca hanno dimostrato che la violenza influisce sulla salute del genoma e i suoi effetti si manifestano anche 10-20 anni dopo. Tra i protagonisti dello studio c’è Simona Gaudi, coordinatrice del progetto epi_we e ricercatrice del Dipartimento Ambiente e Salute dell’Istituto superiore di Sanità che ha presentato un questionario in aiuto alle vittime di violenza realizzato all’interno del progetto Epigenetica per le donne ( Epigenetics for WomEn, EpiWE), di cui l’Iss è l’ente promotore in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e la Fondazione Cà Granda dell’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. Quali effetti potrebbero produrre le violenze? Secondo la ricercatrice i test potrebbero rivelare nella vittima di violenza “una maggiore suscettibilità a sviluppare un tumore all’ovaio o una malattia cardiovascolare o una patologia autoimmune”. (Agenbio) 10.00