La prof.ssa Fiorella Belpoggi avverte sui rischi delle radiofrequenze non ionizzanti, evidenziando studi che mostrano possibili effetti biologici anche a basse esposizioni. Richiama l’attenzione sull’aumento del limite di sicurezza a 15 V/m in Italia, considerandolo pericoloso, e critica l’ICNIRP, accusata di conflitti d’interesse con l’industria delle telecomunicazioni.
Secondo Belpoggi, il dibattito sul 5G ha distolto l’attenzione dai rischi generali delle onde elettromagnetiche, che dipendono più dall’intensità del segnale che dalla frequenza. Accusa inoltre OMS e UE di selezionare studi che minimizzano gli effetti nocivi, trascurando ricerche indipendenti più approfondite.
Infine, esprime preoccupazione per il rapido sviluppo tecnologico senza un adeguato controllo sugli effetti sanitari, citando l’espansione di satelliti e l’arrivo del 6G, che potrebbero alterare l’ecosistema. Sottolinea la necessità di applicare il principio di precauzione per bilanciare progresso e sicurezza.
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