Roma, 15 aprile 2025 (Agenbio) – Nascere nelle stagioni fredde dà maggiori probabilità di avere un indice di massa corporea più basso, meno accumulo di grasso attorno agli organi, un metabolismo energetico più efficiente e una maggiore attività del grasso bruno. A dirlo è uno studio giapponese che rileva un’associazione statistica tra il periodo in cui si viene alla luce e il metabolismo energetico, la cui efficienza alterata può innescare molteplici malattie.
I ricercatori ritengono che lo stress termico ambientale dovuto al freddo durante il periodo del concepimento sia in grado di influenzare l’attività degli adipociti legati al tessuto adiposo bruno (TAB), attraverso meccanismi trascrizionali ed epigenetici.
“L’analisi meteorologica – spiegano gli studiosi – ha rivelato che temperature esterne più basse e maggiori fluttuazioni delle temperature giornaliere durante il periodo di fecondazione sono fattori determinanti dell’attività del grasso bruno. Questi risultati suggeriscono che il destino metabolico del TAB e la suscettibilità alle malattie metaboliche sono pre programmati dall’eredità epigenetica dell’esposizione al freddo prima della fecondazione negli esseri umani”. (Agenbio) Etr 12.00