Roma, 28 febbraio 2025 (Agenbio) – Un gruppo di ricercatori dell’Hospital for Sick Children (SickKids) ha scoperto un metodo per prevenire la crescita del medulloblastoma, il tumore cerebrale maligno più comune nei bambini, prima che si sviluppi. Il cancro al cervello presenta sfide uniche per i ricercatori, poiché, una volta che i sintomi compaiono, i tumori sono spesso così complessi che risulta difficile identificare i meccanismi fondamentali che ne guidano la crescita. Il team, coordinato dal dott. Peter Dirks, ha concentrato i suoi sforzi sul medulloblastoma Sonic Hedgehog (SHH), una sua variante.
In un recente studio pubblicato su “Nature Communications”, i ricercatori hanno identificato una proteina che risveglia le cellule staminali “dormienti” e guida la formazione e la ricrescita del tumore medulloblastoma SHH. Bloccando questa proteina e impedendo il risveglio delle cellule staminali, lo studio suggerisce una possibile strategia terapeutica per combattere il cancro, combinando approcci genomici avanzati con esperimenti funzionali in modelli preclinici. «I nostri risultati offrono una nuova strategia per colpire le cellule staminali tumorali, offrendo così speranza per trattamenti più efficaci contro i tumori cerebrali aggressivi», afferma Dirks, ricercatore senior nel programma di biologia dello sviluppo, delle cellule staminali e del cancro, nonché capo della divisione di neurochirurgia.
Il team ha iniziato esplorando le transizioni cellulari che guidano lo sviluppo del medulloblastoma SHH. Hanno scoperto che, all’inizio dello sviluppo del tumore e dopo i trattamenti convenzionali, una proteina chiamata OLIG2 attiva le cellule staminali dormienti, inducendole a dividersi e crescere in un tumore. «Esiste un ordine preciso nel modo in cui le cellule staminali che danno origine al cancro subiscono cambiamenti per formare tumori. Possiamo mirare a un evento precoce di transizione e intercettare l’intero processo, fermando praticamente il cancro nella sua fase iniziale», afferma il dott. Kinjal Desai, primo autore dello studio e ricercatore post-dottorato nel laboratorio di Dirks.
I ricercatori hanno individuato una finestra chiave in cui la progressione del tumore può essere bloccata. Combinando un trattamento precedentemente stabilito con una piccola molecola chiamata CT-179, che interrompe la proteina OLIG2, il team ha potuto colpire le cellule staminali residue rimaste dopo il trattamento e impedire loro di risvegliarsi, prevenendo così la recidiva del tumore. Inoltre, nel caso di un medulloblastoma SHH in fase iniziale, CT-179 ha impedito la formazione del tumore, aumentando significativamente i tassi di sopravvivenza nel modello preclinico.
I risultati, che sono stati pubblicati anche in uno studio congiunto su Nature Communications dai colleghi del Children’s Healthcare di Atlanta e del QIMR Berghofer Medical Research Institute in Australia, mostrano un potenziale trattamento efficace non solo per il medulloblastoma SHH, ma anche per altri tumori cerebrali, tra cui il glioma pontino intrinseco diffuso (DIPG). Questo studio si integra con la recente ricerca del Dirks Lab pubblicata su Nature, che descrive le fasi iniziali dello sviluppo del glioblastoma.
Sebbene la ricerca futura sia destinata ad estendere questi risultati in sperimentazioni cliniche, in particolare per pazienti a rischio di recidiva, il laboratorio Dirks, parte dell’Arthur and Sonia Labatt Brain Tumour Research Centre (BTRC), è entusiasta delle potenzialità diagnostiche di questa scoperta.
«Alla SickKids, stiamo già eseguendo test genetici su ogni bambino affetto da cancro per informare la diagnosi e i trattamenti. Il nostro studio va oltre i test genetici, mirando alla biologia di precisione», afferma Dirks. «Sono entusiasta di un futuro in cui questa ‘soluzione magica’ per il trattamento precoce possa essere combinata con test diagnostici per prevenire potenzialmente lo sviluppo del cancro». (Agenbio) 9:00 Eleonora Caruso