Roma, 17 aprile 2025 (Agenbio) – Sviluppato un biosensore di nuova generazione in grado di rilevare con precisione le proteine dei virus, tra cui la proteina Spike di SARS-CoV-2, nei fluidi biologici: la ricerca porta la firma dell’Istituto nanoscienze del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e dell’Università di Pisa, con la collaborazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia e della Scuola Normale Superiore. Lo studio, pubblicato sulla rivista Nanoscale, descrive il biosensore – per il quale è in corso una domanda di Brevetto per invenzione industriale Nazionale -, il cui cuore è una proteina ingegnerizzata che unisce tre funzioni in una sola sequenza. Una parte della proteina rappresenta il bersaglio da riconoscere, ed è stata costruita basandosi su frammenti della proteina Spike; una parte centrale è progettata per legarsi alla proteina Spike del virus, se presente. La terza parte, contenente la proteina fluorescente verde (GFP), agisce come una “lampadina” e produce un segnale fluorescente quando il virus è presente. Al contatto con la proteina virale, il biosensore emette quindi un segnale fluorescente facilmente rilevabile. “Il vero punto di forza di questo prototipo è la modularità – spiega Giorgia Brancolini, Cnr Nano -. Cambiando alcune sequenze, lo stesso sensore potrà essere riprogrammato per riconoscere altri virus o molecole di interesse, aprendo la strada a nuovi strumenti diagnostici rapidi, precisi e personalizzabili”. (Agenbio) Cdm 10.00