Roma, 24 aprile (Agenbio) – Per fare luce sui meccanismi che causano le malattie metaboliche, i ricercatori dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù hanno sviluppato un modello innovativo basato sul fegato espiantato da pazienti affetti da patologie metaboliche e mantenuto artificialmente in vita grazie all’uso di apposite macchine per la perfusione extracorporea.
I risultati dello studio hanno dimostrato che i fegati perfusi mantengono la loro vitalità, la funzione e i profili metabolici specifici della malattia.
“Fino ad oggi, l’unica alternativa era rappresentata da modelli animali o sistemi cellulari che non ricostruiscono la complessità dell’intero organo – spiega Marco Spada, responsabile di Chirurgia epato–bilio-pancreatica e dei trapianti di fegato-rene del Bambino Gesù –. Il nostro modello colma questa lacuna, consentendo di valutare con maggiore precisione l’efficacia e la sicurezza delle terapie prima della sperimentazione clinica”.
Attualmente, il fegato può essere mantenuto in vita fino a una settimana grazie ai progressi nella perfusione extracorporea. L’obiettivo del metodo messo a punto dal Bambino Gesù è anche quello di ottimizzare ulteriormente il sistema, aggiungendo funzioni avanzate come la dialisi per prolungare la vitalità dell’organo.
“Nel nostro studio, ci siamo fermati dopo 72 ore poiché il modello aveva già dimostrato il suo funzionamento – spiega Spada –. Tuttavia, il potenziale di sviluppo è ampio e potrebbe rivoluzionare non solo la ricerca sulle malattie metaboliche, ma anche il campo dei trapianti”. (Agenbio) Etr 10.00