Curriculum vitae, annunci di lavoro, bandi di ricerca, conoscenze personali… questi strumenti non bastano più per assicurare a un professionista un futuro lavorativo: è necessario guardare oltre i confini delle proprie competenze e oltre il proprio Paese. Bisogna guardare all’Europa.
La Commissione europea ha lanciato Horizon 2020, il programma che aiuta l’Unione Europea ad affrontare le principali sfide della società fornendo ai ricercatori e agli innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione delle proprie idee e dei propri progetti. Di questo programma abbiamo già trattano in maniera diffusa in un altro articolo.
Entrando nel dettaglio, il capitolo “Eccellenza Scientifica” sostiene le idee migliori, sviluppa i talenti in Europa, dà ai ricercatori l’accesso a infrastrutture di ricerca prioritarie e fa dell’Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo.
I biologi interessati a valorizzare il loro potenziale creativo e innovativo possono affacciarsi al programma Marie Skłodowska-Curie: i ricercatori esperti che desiderano diversificare le loro competenze individuali attraverso la formazione avanzata, la mobilità internazionale e intersettoriale possono farlo grazie attraverso il bando Individual Fellowship.
Le borse di studio individuali offrono l’opportunità di lavorare in Europa e nel mondo, per uno o due anni. Ne possono beneficiare diversi profili: biologi esperti che vogliono sviluppare o riavviare la loro carriera (per esempio dopo una pausa dovuta a una gravidanza), ricercatori italiani che risiedono in Paesi terzi e vogliono tornare e reintegrare università o centri di ricerca in Europa, i biologi che desiderano acquisire e trasferire nuove competenze (autoimprenditorialità, comunicazione, management). Inoltre, alla fine della borsa di studio, i partecipanti possono scegliere di prolungare la borsa con una fase di applicazione della ricerca in un ente non accademico: l’obiettivo è di aumentarne l’impatto e il valore aggiunto europeo della ricerca.
Il finanziamento del programma Marie-Curie copre il 100% dei costi. Il ricercatore può ricevere un compenso ogni mese (la somma finale dipende dal Paese in cui si svolge la ricerca), più altre coperture legate alla mobilità. L’istituzione che accoglie il ricercatore può ricevere anch’essa dei fondi per coprire i costi di ricerca, di networking e di amministrazione.
Scadenza bando: 11 Settembre 2014 alle 17:00.
Ilaria d’Auria
Link utili:
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