“Apre la sede calabrese dell’Istituto nazionale di biologia, ecologia e biotecnologie marine, la ‘Stazione Zoologica Anton Dohrn’, fondato a Napoli dal medico naturalista di cui porta il nome e attualmente tra le piu’ prestigiose realta’ di ricerca sul mare d’Europa”. Lo riferisce un comunicato dell’ufficio stampa della Giunta regionale nel quale si precisa che l’iniziativa e’ stata presentata stamane nella sala Oro della Cittadella regionale, dal presidente Mario Oliverio, dal’assessore all’Ambiente Antonella Rizzo e da Silvio Greco, che sara’ direttore della sede dell’Istituto, presente Antonio Ciminelli, sindaco di Amendolara, citta’ che ospitera’ il laboratorio. “Ringrazio Silvio Greco – ha detto Oliverio – per aver raccolto il mio invito a ragionare sulla necessita’ di avere sul territorio della nostra regione un Istituto pubblico di ricerca sul mare. La nostra regione, con circa 830 chilometri di costa e una ricchezza di biodiversita’ anche marina, non poteva privarsene con l’assessore Rizzo abbiamo pertanto attivato gli uffici per agevolare la realizzazione di questo straordinario progetto, a partire dal fornire una sede, e si sta lavorando per la firma di una convenzione tra Regione e Stazione Zoologica, che sancisca la collaborazione. La Calabria chiede alla stazione zoologica il supporto scientifico necessario a valorizzare e conservare l’immenso patrimonio subacqueo dei nostri mari, partendo dalle foreste di corallo nero fino ai cavallucci marini, in modo che sempre piu’ appassionati possano vedere queste straordinarie, uniche bellezze. Fornire, poi, alle amministrazioni locali suggerimenti e studi sulla gestione integrata della fascia costiera, su pesca, acquacoltura, erosione, inquinamento; essere istituto di riferimento nella gestione dell’Area Marina protetta di Isola Capo Rizzuto e del Parco regionale di Protezione Ambientale, nonche’ dell’Agenzia regionale di Protezione ambientale”. Per Oliverio “la presenza dell’istituto ci consentira’ di svolgere un ruolo attivo per la valorizzazione del nostro importante patrimonio, ma anche per farne un attrattore, intercettando, come stiamo facendo in altri casi, una nicchia di domanda turistica rappresentata, in questo caso, dagli amatori del mondo subacqueo”. “E’ un risultato straordinario per la Calabria – ha sostenuto l’assessore Rizzo – innanzitutto per la professionalita’ che viene messa in campo dal professor Silvio Greco e con un’attivita’ che potra’ essere messa in campo partendo dalla Secca di Amendolara, con una sua valorizzazione ma, soprattutto, guardando all’ente parco marino che abbiamo istituito da poco mettendo insieme tutti i parchi marini che erano presenti in Calabria, ed all’area marina protetta. Credo che oggi si sia fatto un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda la valorizzazione e il monitoraggio degli habitat naturali; un tassello importante che va a completare un lavoro che abbiamo iniziato con il metodo Carlit. Come noto, abbiamo gia’ avviato un rapporto collaborativo con il professor Ballesteros e stiamo conducendo un lavoro importantissimo per quanto riguarda la Posidonia marina che e’ un agente importante per stabilire la pulizia e l’igiene dei nostri mari. Continueremo con la presenza della stazione zoologica e soprattutto con l’impegno del professor Greco a lavorare in questo campo, potendo assicurare lavoro e specializzazione ai giovani calabresi”. “Apriamo una sezione – ha detto Greco – del secondo istituto mai aperto al mondo di biologia marina, con il primo aperto nel 1782, una delle realta’ scientifiche piu’ prestigiose d’Europa. Al via questa sede regionale dell’istituto consci della responsabilita’, perche’ la Calabria oltre ad avere l’estensione di 830 km di coste e’ uno degli hotspot di biodiversita’ del Mediterraneo. Avremo due laboratori: uno sullo Ionio e uno sul Tirreno. Il primo e piu’ importante, ad Amendolara, che ha tra l’altro una delle secche piu’ importanti del Mediterraneo, e quindi una sede di rappresentanza a Catanzaro. Partiamo da subito ed abbiamo gia’ lanciato un piano di reclutamento rivolto a ricercatori e tecnologi. Il mio sogno e’ che venga accolto da ricercatori e tecnologi che magari si sono formati fuori Italia e che tornano in Calabria”. (ANSA)