C’è un’epidemia di poliomielite che minaccia la Repubblica Democratica del Congo (RDC), della quale probabilmente in pochi hanno sentito parlare. Lo scrive la rivista Science spiegando come questa malattia sia stata, in parte, oscurata dai tremendi effetti dell’Ebola sulle popolazioni locali. L’epidemia, rivela la rivista scientifica, non è causata dal virus “wilde type” che è diffuso in Afghanistan, Pakistan e forse in Nigeria, ma da un rara specie mutante derivante dal virus vivo indebolito dal vaccino antipolio, che ha riacquistato la sua neurovirulenza e la propria capacità di diffondersi nell’ambiente. Gli esperti di salute pubblica sono al lavoro da mesi per eradicare il virus ma al momento i loro sforzi non sono stati coronati dal successo. Il virus ha già contributo alla paralisi di 29 bambini e il 21 giugno scorso è stato riferito di un caso al confine con l’Uganda, molto al di fuori, dunque, della zona “vittima” dell’epidemia. Un episodio che pone ulteriori timori sulla diffusione della poliomelite in tutta l’Africa. Quella in atto nella Repubblica del Congo è “assolutamente la più preoccupante epidemia di poliomielite”, afferma Michel Zaffran, che dirige il progetto per l’eradicazione della polio globale a Ginevra presso l’Organizzazione mondiale della sanità.