È un «tormentone» che a volte ritorna. Se la prudenza è d’obbligo, specie quando non costa nulla, l’esperto spiega cosa ha appurato finora la scienza.
Dopo circa 20 anni di indagini, gli esperti hanno raccolto poche evidenze: per questo motivo i campi elettromagnetici sono stati classificati solo come «possibilmente cancerogeni per l’uomo» dall’Organizzazione Mondiale di Sanità tramite la sua Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (Iarc) di Lione, in quanto il complesso degli studi non ha dimostrato un nesso di causa-effetto tra l’uso di telefonini e l’insorgenza di tumori. Eppure un giudice del lavoro a Firenze ha condannato l’Inail a corrispondere una rendita da malattia professionale a un addetto alle vendite che per motivi di lavoro ha trascorso per oltre 10 anni 2-3 ore al giorno al telefono e al quale è stato diagnosticato un tumore benigno all’orecchio. E diversi studiosi sollecitano le autorità a valutare meglio i rischi legati ai cellulari.
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