Disegni esclusivi e irripetibili caratterizzano quelle di ciascun esemplare. Un algoritmo è riuscito a ricrearle al computer, seguendo modelli statistici
Se esistesse un corpo di polizia anche per gli insetti, prenderebbe loro le impronte alari. Perché sono contraddistinte, proprio come le scanalature dei nostri polpastrelli, da pattern unici e irripetibili, diversi per ciascun esemplare. Pattern che, come ha appena scoperto un’équipe di scienziati della Harvard University e di altri istituti di ricerca, si formano seguendo particolari leggi matematiche statistiche, i cosiddetti processi randomizzati: usando tali modelli matematici, i ricercatori sono stati in grado di “ricreare”, al computer, delle ali di libellula praticamente indistinguibili da quelle reali.