Come i biologi e la scienza contribuiscono allo svolgimento delle indagini e delle investigazioni forensi. È il tema al centro del convegno “Present and future in forensic genetics”, organizzato dall’Ordine Nazionale dei Biologi a Roma oggi e domani, all’interno dell’area congressuale del Ministero della Salute, in viale Giorgio Ribotta.
L’incontro, organizzato con la collaborazione del servizio Racis dell’Arma dei Carabinieri, ha l’obiettivo di presentare i progressi tecnico-scientifici ottenuti nel settore della genetica forense.
Ospite internazionale, il biologo molecolare Walter Parson, tra i massimi esperti del Dna mitocondriale.
Ad aprire i lavori è stato Vincenzo D’Anna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, che ha spiegato come la sottoscrizione del protocollo d’intesa sia solo l’inizio di una stagione di collaborazione professionale tra biologi e gruppo investigazioni scientifiche dei Carabinieri.
Tra i partecipanti in sala, hanno portato i loro saluti Salvatore Sciacchitano, capo della segreteria del Sottosegretario del Ministero della Salute, Giuseppe Ruocco, segretario generale del Ministero della salute, il generale di brigata Aldo Iacobelli, comandante dei Racis, il generale di divisione Claudio Vincelli, delle unità specializzate dei Carabinieri, e il colonnello Giampietro Lago, comandante dei Ris di parma.
Da parte dell’Ordine dei Biologi sono intervenuti i membri del consiglio tra cui Alberto Spanò e Claudia Dello Iacovo, organizzatori dell’evento insieme ai delegati dell’Arma.
Sono inoltre intervenuti, durante la giornata, la professoressa Susi Pelotti, il dottor Marco Cascioli, il maggiore Alberto Marino, il capitano Cesare Rapone, il tenente colonnello Andrea Berti, il professore David Caramelli, il capitano Elena Pilli e il tenente Anna Anselmo.