Prodotti ematici a rischio contaminazione? Succede in Cina dove, secondo quanto riporta l’edizione on-line del noto quotidiano francese “Le Figaro“, le autorità cinesi hanno annunciato l’apertura di un’inchiesta dopo aver ricevuto un rapporto sull’eventuale presenza di anticorpi dell’HIV in un lotto di immunoglobulina per iniezione endovenosa prodotta da un’azienda di Shanghai. L’Amministrazione Nazionale dei Prodotti Farmaceutici ha dichiarato, giovedì, che i test non hanno rivelato la presenza del virus (che può causare l’AIDS). Tuttavia, è stato chiesto alle istituzioni mediche di non utilizzare i prodotti del lotto sospetto, che saranno sottoposti ad ulteriori ricerche. Secondo quanto scrive l’inviata del quotidiano transalpino, Cyrille Pluyette, Pechino avrebbe, in ogni caso, dichiarato che il rischio di infezione da HIV è molto basso per coloro che hanno ricevuto il trattamento. L’ente incaricato ha comunque disposto, precauzionalmente, un programma di monitoraggio. È stato ordinato, in parallelo con la società farmaceutica in questione, la Cina Meheco Xinxing Pharma (controllata di un gruppo statale), di interrompere la produzione e condurre un richiamo di emergenza.
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