Il sequenziamento ad alta risoluzione del genoma del grande squalo bianco, uno dei predatori più temibili del pianeta, e il suo confronto con quello di diversi altri vertebrati, fra cui lo squalo balena e l’essere umano, ha fornito dati chiave per comprendere i segreti biologici che hanno permesso al suo lignaggio di prosperare per oltre 400 milioni di anni, più a lungo di quasi tutti i vertebrati che vivono sulla terraferma.
Lo studio, condotto da un gruppo internazionale di ricercatori diretti da Mahmood S. Shivji della Nova Southeastern University a Dania Beach, in Florida, è pubblicato sui “Proceedings of the National Academy of Sciences”.
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