Roma, 13 apr. 2019 (Agonb) – I lupi che vivono in Italia hanno avuto un’evoluzione legata a migrazioni, incroci e isolamento. Una ricerca dell’Università di Bologna e dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) ha analizzato il dna di resti biologici di 19 lupi comparsi sul territorio italiano tra 25mila e mille anni fa.
Fino a 17mila anni fa, c’era una somiglianza con i reperti rinvenuti nell’America del Nord e in Eurasia, oltre che con quelli trovati nella nostra penisola. Ma tra i tremila e i mille anni fa, sono scomparse le somiglianze geograficamente più lontane. È probabile in tempi relativamente recenti l’isolamento del territorio che oggi ricade nei confini italiani abbia fatto perdere la diversità genetica dei lupi.
Un aspetto interessante riguarda la loro addomesticazione che ha dato vita al cane. In due tra gli esemplari più antichi, che risalgono a 25mila anni fa, sono state individuate mutazioni ereditarie presenti oggi in 97 razze canine. Questa scoperta potrebbe far anticipare la datazione della comparsa del cane, che oggi si ritiene risalente a 14mila anni fa. (Agonb) Ffr 09:00.