Roma, 14 mag. 2019 (Agonb) – Il Ministero della Salute ha trasmesso al Parlamento la relazione annuale sugli interventi realizzati nel 2018 in materia di alcol e problemi correlati.
Questi i dati principali: otto milioni e 600mila consumatori a rischio, 68mila persone alcoldipendenti prese in carico dai servizi alcologici, 4575 incidenti stradali rilevati soltanto da Polizia e Carabinieri.
La prevalenza dei consumatori a rischio, elaborata dall’Istituto Superiore di Sanità, è stata nel 2017 del 23,6% per uomini e dell’8,8% per donne di età superiore a 11 anni, per un totale di oltre 8.600.000 persone, 6.100.000 maschi e 2.500.000 femmine, che nel 2017 non si sono attenuti alle indicazioni di salute pubblica.
L’analisi per classi di età mostra che la fascia di popolazione più a rischio per entrambi i generi è quelle dei 16-17enni (maschi=47,0%, femmine=34,5%), che non dovrebbero consumare bevande alcoliche e dei “giovani anziani” (65-75 anni).
La bevanda alcolica maggiormente consumata è il vino (48,1%), seguito dalla birra (27,1%), dai superalcolici (10,3%) e dagli aperitivi, amari e digestivi (5,5%). La distribuzione degli utenti per tipo di bevanda alcolica di uso prevalente è molto variabile regionalmente: il vino è utilizzato in genere più frequentemente al nord mentre la birra e i superalcolici al sud.
I dati disponibili più recenti relativi ai decessi totalmente alcol-attribuibili si riferiscono all’anno 2015. Si evince che in Italia, il numero di decessi di persone di età superiore a 15 anni per patologie totalmente alcol-attribuibili è stato pari a 1.240, di cui 1016 (81,9%) uomini e 224 donne (18,1%); queste percentuali corrispondono a circa 38 decessi per milione di abitanti tra gli uomini e a quasi 1 decesso per milione tra le donne. Le due patologie che causano il numero maggiore di decessi per entrambi i sessi sono le epatopatie alcoliche e sindromi psicotiche indotte da alcol. (Agonb) Ffr 16:00.