Roma, 19 lug. 2019 (Agonb) – All’Irccs San Raffaele Pisana di Roma sono stati inaugurati mercoledì scorso i nuovi laboratori di ricerca sulle patologie neurodegenerative che danno vita alla Piattaforma Biotech 4.0, un nuovo strumento finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico, con 36 milioni di euro, che avrà come mission principale quella di erogare servizi unendo il mondo della ricerca italiana con le industrie del farmaco e biotech. All’evento ha partecipato il sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Claudio Durigon.
«La Piattaforma Biotec 4.0 – ha detto Enrico Garaci, Rettore dell’Università Telematica San Raffaele Roma – è realizzata attraverso una partnership pubblico-privata molto rilevante. Da un lato ci sono aziende e dall’altro istituzioni scientifiche, università comprese, che danno il loro contributo per la realizzazione di prodotti di servizio che renderanno sicuramente più competitive le imprese, fornendo loro un patrimonio di conoscenze utile a realizzare obiettivi a livello mondiale. Il finanziamento consentirà di coinvolgere ricercatori italiani e anche di elaborare progetti che attraggano chi è andato via dall’Italia per farli rientrare».
I ricercatori che lavoreranno nei nuovi laboratori di Neuroscienze dell’Irccs San Raffaele Roma, lavoreranno per la comprensione dei meccanismi che comportano l’insorgenza di patologie come il Parkinson, l’Azhaimer e la sclerosi multipla.
«Un obiettivo importante – ha spiegato il direttore scientifico dell’Irccs San Raffaele Pisana, Massimo Fini – considerati anche i numeri dell’incidenza di queste patologie e i relativi costi. L’Italia non è seconda a nessuno, i dati dimostrano come siamo al livello di Francia, Inghilterra e Germania, pur in presenza di finanziamenti pubblici nettamente inferiori. Quello che sicuramente manca nel nostro Paese è la capacità di trasferire questi risultati all’industria, cioè di trasformare le idee in fatti concreti. Il progetto finanziato dal Mise mira proprio a gettare le basi culturali e scientifiche».
Ai 12 laboratori già attivi in questa struttura, se ne aggiungeranno altri tre: microbiologia delle patologie cronico-(neuro)degenerative, neurofisiologia sperimentale e immunopatologia sinaptica.
Si effettuerà ricerca preclinica e traslazionale sulla sclerosi multipla, sull’Alzheimer, sul Parkinson e sulle discinesie. Patologie di grande interesse e che hanno un elevato costo sociale con circa 50mila euro annui in media per paziente. In Italia si stimano circa 800mila pazienti malati di Alzheimer, 260-300mila affetti da Parkinson e 110-120 mila persone affette da sclerosi multipla. Tra gli obiettivi, l’identificazione di biomarcatori dei meccanismi neurodegenerativi e target terapeutici per la sclerosi multipla, e l’approfondimento della patogenesi del morbo di Parkinson e l’individuazione di trattamenti che migliorino la qualità della vita anche definendo terapie personalizzate. (Agonb) Ffr 11:00.