Roma, 2 ago. 2019 (Agonb) – L’Istituto Superiore di Sanità adotta un nuovo strumento per riconoscere le fonti di emissione dell’inquinamento. Si tratta di Neptune Plus ICP-MS, multi-collettore ad alta risoluzione. Si tratta di un evoluto spettrometro di massa in grado di individuare e tracciare le fonti contaminanti sia dal punto di vista ambientale sia da quello biologico, adottando così le adeguate azioni di prevenzione.
Nello studio della relazione tra salute e ambiente diventa molto utile la determinazione del rapporto isotopico di un inquinante, che ricopra il ruolo di indicatore di contaminazione, perché permette di identificare e caratterizzare le fonti di emissioni e legarle alla reale esposizione del bersaglio finale, confermando con misure le eventuali ipotesi dell’epidemiologia.
La tecnica si basa sulla misura dei diversi isotopi stabili di uno stesso elemento chimico (per esempio, di metalli come il piombo e il mercurio). La struttura isotopica degli elementi dipende strettamente dall’origine e dall’evoluzione bio-geochimica dei composti di cui fanno parte, le piccole deviazioni dalla distribuzione isotopica media sono la chiave per differenziare un campione dall’altro.
Un altro campo di applicazione è nella tracciabilità degli alimenti, o meglio, nella rintracciabilità, il processo inverso che permette di raccogliere le informazioni (tracce) precedentemente rilasciate e che ricostruisce il percorso di un alimento. In tal modo è possibile distinguere prodotti provenienti da regioni diverse. Utilizzando la distribuzione isotopica di alcuni elementi “marcatori”, infatti, è possibile ottenere informazioni sull’origine delle materie prime associate al territorio di provenienza (materie prime) o al ciclo produttivo. (Agonb) Ffr 15:00.