Careggi, inaugurata la nuova anatomia patologica. Papa (Onb): “Laboratorio all’avanguardia, ora investire in alta formazione per i biologi”

Apre ufficialmente i battenti la nuova anatomia patologica dell’ospedale di Careggi. Un reparto innovativo, quello appena inaugurato a Firenze, che si occupa della diagnosi di tumore con oltre 38mila esami istopatologici all’anno e un totale di 55mila prestazioni. E che ha richiesto un investimento di 4,5 milioni di euro di cui 2,0 sono stati spesi per la struttura e 2,5 per le nuove attrezzature. Un “investimento importante” come lo ha giudicato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi il quale si è soffermato sulla possibilità di poter gettare “le basi di un progetto che metta insieme i laboratori di analisi di area vasta, con l’obiettivo di avere ulteriori specializzazioni e ulteriori sicurezze degli esiti“. “La Regione – ha spiegato il governatore – ha presentato di recente un importante piano di investimenti per 1,5 miliardi per i prossimi 5 anni che serviranno a rilanciare ulteriormente gli investimenti. Tutto questo, insieme alla riorganizzazione della sanità toscana con la creazione dell’area vasta, ci consente di creare le condizioni per guardare con ottimismo al futuro. E per fare altri progetti“.
Con il presidente Rossi, erano presenti alla cerimonia d’inaugurazione del nuovo reparto anche l’assessore regionale al Diritto alla salute Stefania Saccardi, il direttore generale del Careggi Rocco Damone e la dottoressa Stefania Papa, consigliera dell’Ordine nazionale dei Biologi (dove è delegata alla Sicurezza alimentare), in qualità di delegata ONB della regione Toscana.
Quello appena inaugurato – ha commentato Saccardi – è uno dei laboratori più moderni d’Italia: credo ne esistano solo tre dotati di questa tecnologia. Il piano di investimenti varato in questi giorni va a completare un insieme di strutture sanitarie all’avanguardia assoluta in Italia. La Toscana negli anni è quella che ha investito di più nell’innovazione strutturale e tecnologica e quello inaugurato oggi è un altro pezzetto che va ad aggiungersi al quadro già esistente“.
Al Careggi si punta su ambienti tecnologicamente avanzati con attrezzature all’avanguardia e di questo, come biologi, non possiamo che essere soddisfatti” ha commentato la consigliera Papa, secondo la quale “è strettamente necessario investire e puntare sull’alta formazione e sulla specializzazione dei biologi coinvolti e ovviamente dotati di elevati profili di ‘speciale competenza’. Il tutto nell’ottica sinergica di una sana multidisciplinarietà tra le varie professioni sanitarie cooptate nell’importante processo di accertamento sanitario“.
La consigliera dell’Onb ha poi manifestato l’auspicio che “tutto ciò si possa realizzare in tempi brevi, magari incontrandoci ai giusti tavoli tecnici che legano le professioni al mondo della ricerca scientifica ed allo sviluppo“.
Con l’assessore Saccardi, la dottoressa Papa si è data appuntamento in Regione “per legare – ha spiegato – i biologi all’interesse delle professioni sanitarie tutte declinate nelle diverse prerogative e aspettative, con un occhio rivolto alla formazione professionale ed alla ricerca di qualità nei sistemi di gestione organizzata“.
Il tutto, ha aggiunto ancor “sempre e solo nel pieno rispetto di quelli che sono i criteri di accreditamento e di certificazione per una migliore attenzione nei confronti del cittadino-paziente che in fondo resta sempre il fruitore ultimo dei servizi di eccellenza“.
Parleremo di questo e di tanto altro ancora il prossimo 8 novembre nel corso del convegno dal titolo ‘Qualità e medicina di laboratorio‘ organizzato dall’azienda ospedaliera Careggi, e dall’Ordine Nazionale dei Biologi negli spazi del nosocomio fiorentino” ha concluso la dottoressa Papa.
Con la dott.ssa Papa, faranno parte del coordinamento scientifico del convegno (rivolto a Medici, Biologi e Tecnici di laboratorio) la dott.ssa Elisabetto Pelo, dirigente della Diagnostica genetica dell’AOU Careggi; il dott. Massimo Quercioli, direttore SOD Centro Riferimento Regionale Qualità dell’AOU Careggi e Ugo Ricci genetista forense presso la stessa Azienda ospedaliero-universitaria fiorentina.