Con i Biologi per una Sanità che cambia. E’ iniziato il conto alla rovescia per il Forum risk management, il forum nazionale della sanità in programma dal 26 al 29 novembre negli spazi della Fortezza Da Basso a Firenze (Porta alle Carre, Padiglione Spadolini). Promosso dall’Istituto superiore di Sanità e Fondazione Sicurezza in Sanità, il forum, giunto quest’anno alla 14esima edizione, è stato organizzato con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Toscana, del Comune di Firenze, del Ministero dell’Ambiente, della Conferenza delle Regioni e delle P.A., di Agenas e di AIFA. E fornirà l’occasione in cui potranno essere affrontati alcuni temi considerati “strategici” per il futuro del Sistema Sanitario italiano: dalla sostenibilità all’innovazione, dai sistemi di governance, alle attività di prevenzione, con un coinvolgimento sempre più attivo di tutti i vari professionisti del sistema sanità. Biologi, ovviamente, compresi e attivamente presenti, nella giornata inaugurale del forum, il 26 novembre, rappresentati dalla dott.ssa Stefania Papa, consigliera e delegato regionale per Toscana e Umbria dell’ONB, ospite dell’incontro dedicato alla “professione medica” ed alle relative “sinergie con le altre professioni sanitarie“.
Quello di quest’anno, “già dal titolo, ‘La Sanità che cambia‘, si annuncia come un forum di svolta, in cui si proverà ad indicare la strada da seguire per rivisitare e salvaguardare i principi fondanti del Sistema Sanitario Nazionale” spiega la dott. Papa, sottolineando come, “nell’ambito della complessa gestione del risk management in Sanità, i Biologi siano chiamati a giocare un ruolo strategico in particolare nei sistemi di gestione della certificazione e dell’accreditamento”. Ruoli, ribadisce ancora la delegata toscana dell’ONB “che si declinano nelle diverse speciali competenze che, in ambito diretto ed indiretto, hanno a che fare con la salute del cittadino paziente”. Per la rappresentante dei Biologi, è bene che in ambito sanitario si dibatta, ci si confronti e si discuta su punti di notevole interesse, con il coinvolgimento diretto dell’Iss, dei Ministeri competenti e delle Università”. Insomma, sottolinea ancora la consigliera “è fondamentale che le istituzioni si incontrino, dando vita ad iniziative del genere sul territorio, provando a trovare, insieme, quelle soluzioni necessarie per il superamento delle troppe diseguaglianze di accesso ai servizi che ancora oggi affliggono troppi cittadini italiani”. Da qui l’appello della Papa ai Biologi affinché “partecipino attivamente all’evento fiorentino, rendendosi essi stessi protagonisti della svolta”. Perché, è la sua riflessione, “tutti quanti operano e si muovono nel mondo delle professioni sanitarie, riuniti in reti territoriali sempre più efficienti e multidisciplinari, possano convergere e giungere al raggiungimento di un reale e concreto obbiettivo: contribuire alla salute del cittadino per un migliore e minore impatto sociale”. “La presenza, ai lavori del forum, dei rappresentanti di tutte le diverse professioni sanitarie – sottolinea ancora la Papa – può essere, pertanto, la chiave di volta per il rafforzamento di quell’ottica sinergica di sana multidisciplinarietà di cui ormai, il sistema sanitario italiano, non può e né deve più fare a meno”. Ben venga, dunque, anzi, è sempre più auspicabile, “il coinvolgimento dei Biologi, ormai calati a pieno titolo nel mondo delle professioni sanitarie, con una centralità del proprio ruolo, via via, crescente in tutti i vari e molteplici ambiti in cui vengono impiegati”.
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