Lo scorso 23 ottobre, sulla rivista Addiction, è stato pubblicato un accurato studio sul consumo globale di droghe (cocaina, amfetamina, metanfetamina ed ecstasy) nel mondo. Il report, che ha coinvolto ricercatori ed esperti di 41 istituzioni internazionali, è stato realizzato utilizzando un metodo di ricerca promosso dall’Istituto di ricerche farmacologico Mario Negri che prevede l’analisi ed il monitoraggio delle acque reflue, vale a gli scarichi fognari provenienti da case, negozi o edifici pubblici dei maggiori centri urbani.
Complessivamente, sono stati coinvolti un totale di 60 milioni di persone residenti in 120 città di 37 Paesi tra Europa, Nord America (Usa e Canada), Sud America e Australia. Gli scienziati hanno analizzato i campioni di metaboliti urinari prelevati da 143 impianti di trattamento delle acque reflue tra il 2011 e il 2017.
I risultati emersi sono a dir poco preoccupanti poiché mostrano una crescente tendenza al consumo di droghe illegali. Stando allo studio, l’uso di cocaina è in aumento in tutta Europa dove il suo consumo è salito di ben il 13 per cento in soli 5 cinque anni, soprattutto nell’Europa occidentale e del sud. Le metanfetamine, invece, sono più usate in America del Nord e Australia, e l’Olanda vanta il più alto uso di MDMA (acronimo di metildiossimetanfetamina, più comunemente conosciuta come ecstasy).
In particolare, nel caso del nostro Paese, Milano ne emerge come una vera e propria “capitale” della polvere bianca. Non solo, infatti, nel capoluogo lombardo il consumo è risultato più elevato, ma è dato anche in aumento, dal momento che si è passati dalle otto dosi medie giornaliere ogni mille abitanti alle ventidue evidenziate dall’analisi, registrando dunque un incremento davvero cospicuo.
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