Roma, 7 giugno 2019 (Agonb) – Dal computer di casa i gamer-scienziati possono progettare proteine sintetiche in grado di svolgere funzioni ad oggi ancora sconosciute. Tutto questo grazie al videogame ispirato alla biologia sintetica chiamato Foldit, creato nel 2008 proprio con questo doppio fine di giocare e; allo stesso tempo, effettuare ricerche sulle proteine. Un classico esempio dell’espressione oraziana “unire l’utile al dilettevole”. Le proteine che si possono creare sono praticamente infinite e con funzioni diverse, da immunostimolanti a candidati vaccini. Il risultato è frutto della ricerca pubblicato sulla rivista Nature e coordinata da David Baker, dell’Università di Washington. Baker afferma che esistono più proteine possibili che atomi nell’universo e il gioco serve anche ad esplorare questo vasto spazio di possibilità. Le combinazioni nella successione delle sequenze di aminoacidi che formano le proteine sono incalcolabili e determinano la complessa struttura delle proteine che dà origine a diverse funzioni come la guarigione delle ferite e la digestione. Seth Cooper dell’americana Northeastern University, afferma che il fine con cui è stato creato il gioco è sempre stato quello di progettare nuove proteine. Una nuova versione del gioco mette addirittura a disposizione dei giocatori sequenze di aminoacidi e peptidi da usare come mattoncini lego virtuali per costruire la proteina. (Agonb) Michelangelo Ottaviano 9:51