Roma, 7 dicembre 2019 (Agonb) – Gli esseri viventi, in particolare i microrganismi, hanno una sorprendente capacità di adattarsi agli ambienti più estremi del nostro pianeta, ma ci sono ancora posti in cui non riescono a vivere: un gruppo di ricercatori europei ha smentito la presenza di vita microbica in stagni caldi, salini e iperacidi nel campo geotermico di Dallol in Etiopia, un luogo che si estende su un cratere vulcanico pieno di sale, tra gas tossici e attività idrotermale, uno degli ambienti più torridi della Terra.
Un recente studio aveva ipotizzato che alcuni microrganismi potessero svilupparsi in questo ambiente estremo (molto caldo, salino e acido), ma oggi un team di scienziati franco-spagnoli guidato dal biologo Purificación Lopez Garcia del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica ha pubblicato un articolo su Nature Ecology & Evolution che arriva a conclusioni diverse, almeno per quanto riguarda gli stagni. Ciò significa, peraltro, che la presenza di acqua liquida su un pianeta, spesso utilizzata come criterio di abitabilità, non implica direttamente che ci sia vita. (Agonb) Cdm 17:00.