Roma, 14 dicembre 2019 (Agonb) – Cresce la produzione di rifiuti urbani in Italia. Nel nuovo rapporto Rifiuti Urbani edizione 2019 dell’Ispra, in cui viene dato conto della situazione rispetto al 2018, emerge come torni a crescere la produzione di rifiuti in linea con i valori del Pil, con un aumento del 2% rispetto al 2017 e poco meno di 500 kg pro capite. In sostanza si tratta di quasi 30,2 milioni di tonnellate dopo 6 anni sotto quota 30 milioni. Sul podio, in termini di rifiuti, c’è il nord con 14,3 milioni di tonnellate, 9,2 milioni al sud e 6,6 e al centro. In calo l’uso delle discariche (-6,4%), mentre cresce la raccolta differenziata (+2,6%). In questa fotografia dei rifiuti su «quanti sono, come li raccogliamo e li trattiamo, in quali impianti finiscono e quanto costa agli italiani la gestione», spiega l’Ispra, c’è anche un focus sugli impianti. Nel 2018 i rifiuti urbani prodotti sono stati gestiti da 646 impianti: 353 al Nord, 119 al Centro e 174 al Sud. Più della metà gestisce l’organico. «È il più raccolto ma alcune regioni non hanno impianti per trattarlo. Inoltre, molti impianti non sono al passo con le esigenze della differenziata, sono pochi e mal distribuiti». Sono solo 7 infatti le regioni italiane che superano l’obiettivo del 65% fissato, al 2012, dalla normativa. (Agonb) Gta 13:51.