Roma, 16 gennaio 2020 (Agonb) – La lingua parlata può influenzare il modo in cui si manifestano alcune malattie neurologiche che colpiscono il linguaggio e di conseguenza le modalità con cui possono essere efficacemente diagnosticate.
Uno studio clinico pubblicato sulla rivista Neurology, frutto della collaborazione tra i ricercatori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano e l’Università di San Francisco, dimostra come la lingua parlata (inglese o italiano) influenzi la manifestazione e la diagnosi di alcune malattie neurologiche che colpiscono il linguaggio.
I ricercatori hanno osservato le manifestazioni dell’afasia primaria progressiva (APP), mettendo a confronto pazienti americani di lingua inglese e pazienti italiani. I risultati suggeriscono per la prima volta che i criteri diagnostici per la patologia – selezionati studiando i pazienti di lingua inglese – potrebbero non essere ugualmente efficaci per riconoscere pazienti che parlano altre lingue.
Il risultato dello studio mostra come, a parità di danno cerebrale dei pazienti inglesi e italiani, i sintomi sono diversi a seconda della lingua di appartenenza. I pazienti inglesi presentano prevalentemente problemi di pronuncia. Mentre i pazienti italiani faticano a costruire frasi complesse dal punto di vista grammaticale e sintattico, ma non hanno alcun problema fonetico. (Agonb) Ffr 09:30.