Roma, 7 febbraio 2020 (Agonb) – Frammenti nanoscopici di funghi sono stati individuati nell’aria da un gruppo di chimici dell’Università della California. Pezzi di funghi di circa 30 nanometri di diametro, presenti nell’aria che respiriamo. Uno degli autori, parlando delle spore fungine, ha spiegato che «è stato inaspettato identificarli come frammenti di funghi. La comparsa di un gran numero di nanoparticelle atmosferiche è di solito attribuita a reazioni di gas nell’atmosfera, che crescono da molecole piuttosto che da particelle più grandi». Secondo i ricercatori queste particelle potrebbero, dal punto di vista teorico, contribuire maggiormente alla diffusione delle reazioni allergiche, come ad esempio l’asma o problemi respiratori vari. Non solo, potrebbero anche creare “nuvole di ghiaccio”. «Le cellule biologiche intatte di grandi dimensioni sono estremamente rare nell’atmosfera – spiegano i ricercatori – ma abbiamo identificato nanoparticelle fungine in concentrazioni più elevate di ordine di grandezza, quindi se alcuni o tutti questi sono buoni nuclei di ghiaccio, potrebbero svolgere un ruolo nella formazione di nuvole di ghiaccio». (Agonb) Gta 11:30.