La “Fase 2“? Non sappiamo quando sarà ma di certo non è dietro l’angolo. E dovrà essere per forza di cose graduale se vogliamo scongiurare il rischio di impantanarci in nuovi focolai di infezione. Lo suggerisce il rosario dei dati sgranato ogni sera dalla Protezione civile, che fotografa tra tante contraddizioni un rallentamento del trend e un inizio di discesa dell’epidemia da Covid-19 importante, ma oggi non ancora sufficiente per decidere il ritorno a una parvenza di normalità.
All’Italia, diventata suo malgrado caso-pilota sotto gli occhi del mondo intero che la segue a ruota nell’onda dei contagi, spetta anche in questo caso l’onere di tracciare la rotta, questa volta della ripresa. I pressing e i consigli di certo non mancano.