I segni distintivi “visivi” dei coronavirus, quelle sporgenze sporche che spuntano in ogni direzione, sono le chiavi che essi usano per penetrare nelle cellule. Queste cosiddette “proteine del picco” si legano alle cellule (nel caso di SARS-CoV-2, le cellule umane) per lanciare l’infezione. Ebbene, per evitare che ciò accada, gli scienziati di tutto il mondo si stanno concentrando proprio su quel “picco” per rivelare come funziona e trovare potenziali punti deboli da sfruttare. Scopriamo in che modo nell’articolo pubblicato lo scorso 9 aprile su “The Scientist” a firma Chris Baraniuk.