Biologi sugli scudi. Il virus Sars-Cov2 è stato isolato, per la prima volta anche in Toscana. A Siena per la precisione, nel laboratorio di microbiologia e virologia dell’Azienda ospedaliera universitaria senese.
L’importante risultato, come ha reso noto la Regione in una nota, è stato raggiunto dal team guidato dalla biologa Maria Grazia Cusi, che ha isolato il virus in colture cellulari da un campione risultato positivo al Covid-19, utilizzando tecniche di virologia di base. Questo, ha spiegato la professoressa toscana, consentirà “alla comunità scientifica di studiare l’agente patogeno, valutarne la virulenza e testare possibili farmaci antivirali e vaccini”. “Il nostro obiettivo – ha aggiunto la Cusi – è quello di poter coltivare il virus su colture cellulari in quantità tali da poterlo caratterizzare e usare per valutare l’attività antivirale dei nuovi farmaci, studiare l’efficacia dei vaccini sperimentali in vivo, su modelli animali, valutare la presenza di anticorpi protettivi in soggetti immuni“.
“Molto orgoglioso” del risultato si è detto il governatore Enrico Rossi, il quale ha fatto notare come “da settimane i laboratori di microbiologia della Toscana stiano compiendo un grande lavoro”. Ogni giorno, ha spiegato Rossi, questi laboratori “analizzano migliaia di tamponi e di test sierologici. Nonostante questa mole di attività, biologi come la professoressa Cusi hanno avuto anche il tempo e la capacità di isolare il virus”. “Il traguardo raggiunto – ha proseguito il presidente della giunta regionale – conferma che in Toscana la combinazione tra diagnostica, cure e sperimentazione funziona. Ed è ancora più importante che questa scoperta venga da Siena, un territorio dove la frontiera delle Scienze della vita si attesta da tempo come ambito avanzato di ricerca e impresa in relazione con il Ssr, l’Università e la politica industriale della Regione”.
“Un bravo ai biologi ed alla professoressa Cusi in particolare”, ancora una volta “protagonisti nel campo della ricerca scientifica sul nuovo coronavirus“, è giunto anche dalla dr.ssa Stefania Papa, consigliera dell’Ordine nazionale dei Biologi di cui è delegata regionale per la Toscana e l’Umbria. “Non si può che essere lusingati del fatto che, a capo dell’equipe capace di svolgere un lavoro fondamentale sul Covid-19 per tutti gli studi necessari che ne seguiranno, ci fosse una donna preparata e competente come Maria Grazia Cusi, dirigente biologo UOC di Microbiologia e Virologia (Dipartimento Innovazione, sperimentazione, ricerca clinica e traslazionale) dell’azienda ospedaliera senese”. Risultati del genere, ha aggiunto la rappresentante dell’ONB, “certificano, infatti, l’importanza del ruolo svolto dai Biologi e delle loro speciali competenze, in settori delicati e vitali per la ricerca scientifica come, appunto, quello della Microbiologia“. Campo, quest’ultimo, ci ha tenuto a precisare ancora la dr.ssa Papa “a dir poco delicato, che necessità, ora più che mai, dell’apertura, sul territorio regionale, di nuovi percorsi di Specializzazione riservati alla categoria dei Biologi così da riconoscere, a ruota, il loro fondamentale ruolo anche in sede alle Direzioni sanitarie ed ai relativi staff apicali“.
Il tutto, ha ribadito la delegata toscana dell’Ordine “senza perdere di vista quell’ambito di multidisciplinarietà che rende i nostri colleghi Biologi, ai di là del proprio insostituibile e prezioso know-how, sempre capaci di operare ed interagire in stretta sinergia con tutti quanti gli altri principali attori delle professioni sanitarie, per il comune raggiungimento del risultato”.