Roma, 9 maggio 2020 (Agonb) – Una ricerca internazionale ideata dai ricercatori del National Cancer Institute americano e dal Melanostrum Consortium, che ha visto coinvolta anche la dermatologia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha evidenziato il risultato del più importante studio mai realizzato prima sulla suscettibilità genetica al melanoma. Scoperte 33 nuove regioni del genoma coinvolte nello sviluppo di questo tumore, confermando il ruolo di altre 21 regioni genomiche-correlate al rischio comparsa del melanoma. I ricercatori hanno esaminato il Dna di oltre 37mia persone affette da un melanoma, confrontando le loro informazioni genetiche con quelle di oltre 375 mila soggetti mai affette, un campione tre volte più grande di qualunque altro studio mai effettuato. Sono state individuate 68 varianti genetiche, associate al melanoma cutaneo e pertinenti a 54 regioni del Dna. Sono queste le istruzioni scritte nel Dna che conferiscono un aumentato rischio di sviluppare questo tumore. Inoltre analizzando la relazione tra nevi, pigmentazione e melanoma sono state scoperte altre 31 regioni del Dna che ne possono influenzare la comparsa. «Il melanoma cutaneo – spiega la professoressa Peris – è ereditario nel 10-20 %. Alcuni geni sono già noti, ma stiamo studiando nuovi geni e pattern di geni, implicati nello sviluppo del melanoma familiare». (Agonb) Mmo 9:00.