Roma, 16 maggio 2020 (Agonb) – L’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha ideato un nuovo test, più semplice, rapido ed economico, per valutare la carica virale residua nei bambini affetti da HIV, fondamentale per valutare l’efficacia del trattamento ricevuto. L’uso di questi test nei Paesi in via di sviluppo, è minimo per via dei costi, del sangue che le analisi richiedono e la difficile applicabilità dal un punto di vista ospedaliero. Dopo il prelievo infatti è necessario isolare le componenti ematiche in laboratorio, lavorarle e analizzare i risultati con complessi software e le risposte arrivano dopo giorni. La rivista ‘The Lancet’ ha pubblicato lo studio condotto dal Bambino Gesù: Il test è istantaneo: facile da usare, economico e effettuabile ovunque, sottolineano gli esperti. Si tratta di una striscia di plastica rigida, su cui troviamo dei reagenti, come quelle usate dai diabetici. Numerata da 0, che indica la minima carica virale a 10, la massima. Basta una goccia di sangue e in pochi minuti si colorano le tacche. Un test semplice, sicuro, economico e la sua affidabilità supera il 95%. Lo studio è il risultato di un progetto di ricerca no-profit promosso da Epiical. «Questa nuova strategia di screening rappresenta un’importante innovazione per definire quali bambini arruolare in protocolli per la cura dell’HIV-1 – spiega Paolo Palma, responsabile dell’unità di ricerca in Infezioni congenite e perinatali dell’ospedale – I risultati permettono di ricostruire la storia clinica dei pazienti, in paesi molto poveri, dove non posseggono una vera e propria cartella clinica». (Agonb) Mmo 9:00.