Roma, 3 giugno 2020 (Agonb) – Uno studio dei ricercatori di Neurofarmacologia dell’Irccs Neuromed di Pozzilli, pubblicato su “Faseb Journal”, svela il ruolo dei recettori, mGlu3, nello sviluppo del sistema nervoso fin dalla nascita: la loro alterazione si presume alla base della schizofrenia. La ricerca, ha coinvolto: la Sapienza di Roma, l’Università di Lund in Svezia, l’Istituto di Genetica e Biofisica del Cnr di Napoli e l’Università di Lille. Al centro dello studio, un sottogruppo dei recettori metabotropici per il glutammato (mGlu). I recettori sono in grado di rispondere selettivamente a determinati neurotrasmettitori, quello di sottotipo 3, ha attirato l’attenzione per il suo possibile coinvolgimento in patologie psichiatriche. «I modelli sperimentali animali – dice la dott.ssa Tiziana Imbriglio – conferiscono un ruolo fondamentale dei recettori mGlu3 nel corretto sviluppo, post nascita, delle connessioni nervose che formano gli interneuroni GABAergici”. Una disfunzione degli interneuroni sembra coinvolta nella comparsa della schizofrenia. “I recettori mGlu3 – prosegue il Dr. Remy Verhaeghe – sono fondamentali, per il corretto sviluppo e la specializzazione degli interneuroni, ma anche per un meccanismo più ampio legato alla sincronizzazione delle reti nervose all’interno del cervello». Studi hanno dimostrato come alcune particolari caratteristiche genetiche siano associate a patologie psichiatriche. «Siamo solo agli inizi – commenta la dott.ssa Milena Cannella – la nostra ipotesi è che, in presenza di queste varianti genetiche, un intervento farmacologico sui recettori mGlu3, nelle prime fasi di vita, potrebbe prevenire i soggetti a rischio di sviluppare la schizofrenia». (Agonb) Mmo 9:00.