Roma, 10 giugno 2020 (Agonb) – Torna a bruciare il Circolo polare artico. Lo segnala Copernicus atmosphere monitoring service (Cams) che attraverso le immagini satellitari ci racconta come ci siano nuove avvisaglie di incendi: per ora i roghi sono sotto controllo ma visto le fiamme senza precedenti dello scorso anno c’è preoccupazione per il futuro. “I dati climatici evidenziano che le regioni del Circolo polare artico più colpite da incendi nel 2019 erano caratterizzate da superfici calde e asciutte, un ambiente ideale per lo sviluppo e la persistenza di incendi” ha spiegato lo scienziato Mark Parrington. Per l’esperto anche quest’anno ci sono condizioni simili. “Abbiamo notato dalle immagini satellitari fonti di calore anomale che mostrano come incendi “zombie” potrebbero essersi riaccesi. Se le analisi lo confermeranno, in determinate condizioni ambientali, potremmo assistere ad un effetto cumulativo degli incendi sviluppatisi nell’Artico lo scorso anno e che si potranno sviluppare nuovamente anche la prossima stagione, portando ancora una volta ad incendi su larga scala e a lungo termine in tutta la regione”. (Agonb) Gta 11:00.