Le Direzioni marittime di Catania e Palermo e ARPA Sicilia hanno avviato nella seconda metà del mese di maggio una campagna congiunta di monitoraggio ambientale marino costiero lungo l’intero litorale della Sicilia.
Un’attività integrata promossa dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, che ha fortemente voluto e dato impulso a questa iniziativa, anche per approfondire l’impatto del lockdown sulle condizioni delle acque.
Le attività di monitoraggio integrano le altre azioni sul mare già svolte dalla Guardia Costiera e da Arpa Sicilia relative alla qualità delle acque, alla tutela dell’ambiente marino costiero alla sicurezza della navigazione nei mari siciliani.
Sono stati iniziati i prelievi in circa 40 aree di mare distribuite lungo i “transetti” regionali appositamente individuati in funzione dell’esistenza di un adeguato storico di dati nei precedenti anni.
Ciascuna area è oggetto di campionamento in diversi punti e l’attività si prevede continuerà fino al termine del mese di giugno e anche nel mese di luglio.
Le attività di monitoraggio riguardano i parametri chimico-fisici della colonna d’acqua insieme a prelievi di acqua in corrispondenza della superficie per la determinazione dei nutrienti, clorofilla “a”, fitoplancton e contaminanti chimici. Inoltre, nelle stazioni “sottocosta” verrà effettuato il prelievo di campioni di sedimento per la determinazione dei contaminanti chimici e in alcune stazioni parametri microbiologici.
“Appare significativa ed apprezzabile l’iniziativa di Arpa Sicilia, d’intesa con le direzioni marittime, insieme al Ministero dell’Ambiente, di provvedere all’attività di monitoraggio delle acque in rapporto al lockdown” ha commentato il consigliere dell’ONB Alberto Spanò. “Tali iniziative – ha aggiunto – vanno sempre stimolate e sostenute”