Il lockdown è alle spalle, ma la battaglia contro la pandemia scatenata dal Covid-19 non è ancora finita. Quali effetti ha avuto il coronavirus sulla vita dei cittadini? E, in particolare, quali effetti sulla sicurezza alimentare, sulla salute, sullo sviluppo socio-economico del nostro Paese derivano dall’accreditamento? L’emergenza sanitaria, è risaputo, ha reso evidente come non si possa più parlare di qualità senza parlare di certificazione. Di questo e di tanto altro ancora si parlerà il prossimo 15 luglio (dalle ore 15 alle 17), nel corso di un convegno online (attraverso la piattaforma GoToWebinar) organizzato dall’Osservatorio Accredia. Nell’ambito dei lavori, Accredia presenterà anche il nuovo studio dal titolo “Accreditamento e certificazioni. Valore economico e benefici sociali”, realizzato insieme con Prometeia, con l’obiettivo di misurare la crescita economica che deriva dall’interazione tra le attività di accreditamento e quelle di certificazione, ispezione, prova e taratura.
“E’ fondamentale conoscere e far conoscere, nonché creare la giusta conoscenza della ‘qualità’ sul territorio. Solo in questo modo, infatti, la cosiddetta ‘professione intellettuale’, specialmente quella ‘competente’, potrà essere riconosciuta tale dagli enti locali e dal pubblico” è il commento della dott.ssa Stefania Papa, consigliere ONB, delegato nazionale alla Sicurezza Alimentare (oltre che delegata alla Commissione permanente ONB – CTU e delegata alle regioni Toscana e Umbria). In tal senso, sottolinea ancora la rappresentante dell’Ordine nazionale dei Biologi, delegata Accredia per ONB, “mi piace ricordare il comma 1 dell’art. 2 del nostro codice deontologico, laddove si precisa come il biologo sia tenuto a svolgere la propria attività professionale nel rispetto della legge e dell’interesse della collettività”. “Solo così l’Ordine professionale, inteso quale organo sussidiario dello Stato, potrà compiere fino in fondo la propria opera” conclude la dott.ssa Papa.
L’evento si tiene online, attraverso la piattaforma GoToWebinar.
La partecipazione è gratuita: ISCRIVITI QUI