Roma, 18 agosto 2020 (Agonb) – Una nuova tecnica di imaging, combinata con l’intelligenza artificiale, si è rivelata in grado di migliorare l’accuratezza dello screening del cancro cervicale, rispetto al diffuso e noto Pap-test. Non tutte le donne a cui è stata riscontrata un’infezione dell’HPV cervicale svilupperanno necessariamente il cancro: la sfida descritta nello studio del National Cancer Institute (NCI) e pubblicato sul “Journal of National Cancer Institute” è proprio determinare quali casi risultati positivi al Papilloma virus corrispondono a una maggiore probabilità che l’infezione evolva in cancro, così da procedere con esami più approfonditi come la colposcopia.
All’istituto statunitense per la ricerca sul cancro hanno sviluppato un test a doppia colorazione che rileva la presenza delle proteine p16 e Ki-67, in combinazione con un modello di intelligenza artificiale di lettura. Questa piattaforma di imaging automatizzato, dopo un periodo di addestramento, ha mostrato risultati più precisi rispetto agli esami citologici tradizionali, riducendo l’indicazione di un ricorso alla colposcopia di circa un terzo rispetto al Pap-test. (Agonb) Slo 10:00.