La trasmissione aerea della Covid-19: attendere le evidenze o applicare il principio di precauzione? Il report di Atmosphere

La principale via di trasmissione per il SARS-Cov-2, è quella semidiretta, attraverso l’inalazione di goccioline ed il contatto con materiali contaminati. Tuttavia, la trasmissione aerea, tramite bioaerosol, viene sempre più spesso citata, a seguito di nuove ricerche e per analogia con altri coronavirus, come SARS-CoV e MERS-CoV.
Per fare il punto sullo stato dell’arte riguardo all’associazione fra coronavirus e trasmissione aerea è stata condotta una revisione sistematica della letteratura esistente con la metodologia PRISMA (rigorosa, esplicita e riproducibile) i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica “Atmosphere” (pubblicata dal Multidisciplinary Digital Publishing Institute). In totale, spiegano gli autori della ricerca, capitanata dalla professoressa Annalaura Carducci (biologa, responsabile del Laboratorio di Igiene e Virologia Ambientale e dell’Osservatorio della comunicazione Sanitaria nel Dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa) sono stati selezionati 64 articoli in un arco temporale di oltre 20 anni, con un marcato incremento nel 2020: 12 di questi riguardavano esperimenti di laboratorio, 22 monitoraggio ambientale e 30 studi epidemiologici o modelli di diffusione. Sebbene molti di questi studi supportino la trasmissione aerea dei coronavirus in ambienti indoor, non esistono ancora complete evidenze riguardo al SARS-CoV-2. Infatti i metodi di monitoraggio non sono validati ed i pochi dati esistenti mostrano una bassa sensibilità. Inoltre gli studi epidemiologici si limitano a suggerire la via aerea come possibile spiegazione per casi inspiegabili altrimenti, ma senza una vera stima del rischio attribuibile. Sono quindi necessarie maggiori ricerche per arrivare a più complete evidenze, ma nel frattempo non è possibile ignorare quanto le conoscenze attuali suggeriscono, soprattutto in analogia con gli altri coronavirus: è quanto mai importante tenerne conto ed applicare il principio di precauzione per le raccomandazioni delle misure preventive, come l’uso delle mascherine, le distanze di sicurezza e la ventilazione degli spazi indoor.

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