Roma, 26 agosto 2020 (AgOnb) – Una caratteristica comune a diverse malattie neurodegenerative, come Alzheimer e Parkinson, è la formazione di placche dannose che contengono aggregati (noti anche come fibrille) di proteine amiloidi. Le opzioni di trattamento disponibili per i pazienti con questi disturbi sono però, purtroppo, limitate e non molto efficaci. Negli ultimi anni, invece di percorrere la strada chimica, alcuni scienziati hanno ideato approcci alternativi, come gli ultrasuoni, per distruggere le fibrille amiloidi e arrestare la progressione della malattia di Alzheimer. Ora, un gruppo di ricerca guidato da Takayasu Kawasaki (Centro di ricerca IR-FEL, Tokyo University of Science) e da Phuong H. Nguyen (Centre National de la Recherche scientifique, Francia) ha utilizzato nuovi metodi per mostrare come l’irradiazione laser a infrarossi distrugga le fibrille amiloidi. Nel loro studio, pubblicato sul Journal of Physical Chemistry B, gli scienziati hanno usato una porzione di una proteina di lievito nota per formare da sola le fibrille amiloidi. Per le simulazioni, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica denominata “nonequilibrium molecular dynamics” (NEMD) sviluppata da alcuni membri del gruppo. (AgOnb) Cdm 11:30