Roma, 27 agosto 2020 (AgOnb) – Un esame del sangue precoce potrebbe rilevare quali bambini privi di ossigeno alla nascita sono a rischio di gravi neurodisabilità come la paralisi cerebrale e l’epilessia. Il test prototipo cerca l’accensione e lo spegnimento di determinati geni collegati a problemi neurologici a lungo termine. Ulteriori indagini su questi geni possono fornire nuovi obiettivi per il trattamento del danno cerebrale prima che diventi permanente. Il team che ha progettato il test, guidato dai ricercatori dell’Imperial College di Londra in collaborazione con gruppi in India, Italia e Stati Uniti, ha pubblicato i propri risultati sulla rivista Scientific Reports. La ricerca è stata condotta negli ospedali indiani, dove ci sono circa 0,5-1,0 milioni di casi di asfissia alla nascita all’anno: a seguito della privazione di ossigeno alla nascita, la lesione cerebrale può svilupparsi per ore o mesi e colpire diverse regioni del cervello, causando una varietà di potenziali neurodisabilità come paralisi cerebrale, epilessia, sordità o cecità. Ciò rendeva difficile, almeno fino ad ora, determinare quali bambini fossero maggiormente a rischio di complicanze e progettare interventi che possano prevenire i risultati peggiori. (AgOnb) Cdm 13:30